sabato 8 agosto 2020

MANIFESTO PROGRAMMA DEL MOVIMENTO AMPIO contro le torture elettroniche, psicologiche e mentali


 A causa del fatto che in Italia vige di fatto un regime clandestino asservito ad interessi criminali ed ai poteri delle multinazionali, un regime che si potrebbe chiamare tecno-nazismo, ovvero l’utilizzo della tecnologia con lo scopo di opprimere schiavizzare e finanche uccidere l’essere umano, intendiamo promuovere un Movimento Ampio contro le torture elettroniche, psicologiche e mentali che si ispiri alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo ONU, alle Convenzioni internazionali contro la tortura, ed agli Statuti e ai valori dell’AVae-m, dell’ACOFOINMENEF, ed ai principi della Costituzione del 1947. 

MANIFESTO PROGRAMMA DEL MOVIMENTO AMPIO contro le torture elettroniche, psicologiche e mentali 2 GIUGNO 2020 

Il reato di tortura in Italia è stato istituito nel 2017, finalmente, dopo 15 anni di tentativi e dopo 30 anni dalla convenzione europea sottoscritta dall’Italia. 

1) In base al principio di precauzione, il Governo italiano in assenza di dati confortanti la certezza dell'innocuità (o dell'inoffensività o della non pericolosità) delle armi cosiddette "NON LETALI", dovrebbe impedirne l'utilizzo. Di conseguenza dovrebbe istituire una Commissione parlamentare e Presidenziale aperta alla partecipazione ed alla testimonianza di almeno 4 ore per ogni Vittima che denunci tortura tecnologica, e che possa determinare proposte di legge ordinaria e straordinaria onde provvedere a quanto segue:

 2) Divieto di adottare la misura del TSO per chi denuncia l'uso di tecnologie per il controllo e interferenza mentale o per chi denuncia impianti innestati in maniera fraudolenta nel corpo.

 3) Divieto di adottare la misura del TSO per chi non compie gravi atti lesivi che comportino rischio di morte o prognosi di oltre 40 giorni. 

4) Vietare e bandire l’uso (e condannare penalmente senza beneficio di condizionale e cumulo chi fa uso) di armi a energia diretta o tecnologie per il controllo e interferenza mentale come avviene in Stati come il Missouri, California e Russia. Ampliamento del reato di tortura e sua migliore definizione con aumento del 50% delle pene previste se in presenza di controllo mentale ed utilizzo di tecnologie atte a interferire con le attività mentali neurofisiologiche delle persone, ed ergastolo in caso di sopravvenuta morte, nonché obbligo da parte dello Stato di un risarcimento adeguato per danno biologico, riduzione speranza di vita, perdita del lavoro e di relazioni sociali.

 Inoltre, l’attività di controllo mentale oltre al reato di tortura deve portare ad aggravante con esclusione dai benefici penitenziari (liberazione anticipata, permessi, semilibertà, condizionale):

 1) Reato di associazione a delinquere di stampo mafioso o eversiva nei confronti della Costituzione.

 2) Abuso di potere, su arrestati e detenuti. 

3) Tentato omicidio anche per via telematica. 

4) Istigazione al suicidio anche per via telematica. 

5) Violenza privata continuata anche per via telematica. 

6) Offesa, calunnia, minaccia di morte anche per via telematica. 

7) Sostituzione di persona anche per via telematica. 

8) Offesa a corpo politico, giudiziario amministrativo in quanto tale attività è condotta anche per via telematica, attuando minacce e tentativi di ricatto usando mezzi modernissimi da parte di un numero elevato di persone 

5) Obbligo di refertazioni a medici radiologi ed odontoiatri incaricati dalle Prefetture di ogni località di accertare la presenza di protesi sottocutanee anche microscopiche; obbligo di albo delle persone con protesi sottocutanee che hanno ingresso nel paese (in particolare americani ed inglesi) e cittadini del paese. Immediata asportazione dal corpo dei torturati e delle persone di corpi estranei ricetrasmittenti, immediato avvio procedimento d’ufficio per il reato di tortura, e a livello ospedaliero garanzie di trattamento anche con degenza non affidata alla psichiatria, di risoluzione problemi biologici e di supporto psicologico, gratuiti, le cui spese possano essere anche addebitate ai condannati per tortura.

 6) Presa di posizione dell’OMS e dell’ONU contro l’utilizzo di sperimentazione su QUALSIASI ESSERE UMANO e contro la tortura praticata con mezzi tecnologici. Declaratoria di divieto di innesti non ortopedici e cardiaci per pazienti privi di handicap accertati alla sfera cerebrale e nervosa.

 7) Contro ogni logica di delega da parte della SOCIETA’ UMANA alla tecnologia, ribadiamo che si costruisce una società più sicura solo nell’esistenza di rapporti sociali di rispetto e benessere, che permettano agli spazi democratici di estendersi e non dipendere dalle cordate che hanno monopolizzato i diritti sociali. Anche in relazione a questo si richiede la legiferazione e contributo del nostro Paese che ONU ed UE declarino anche su questo punto. Divieto di trattazione da parte di persone “tutor”, “parentali” e “delegate, per l’intera materia. In pratica se un parente vuole autorizzare questo tipo di trattamenti non può farlo. Anzi, la legge deve poter essere “retroattiva” circa la necessaria attività di accertamento, prevista dal codice, se vi sia stato questo tipo di autorizzazioni. Circa quest’ultimo punto, i reati di falso in ufficio e simili vengono decuplicati come condanna per chi li ha commessi, essendo al momento della scoperta, il reato con permanenza in atti, la attività della magistratura deve riguardare tutte le persone coinvolte, indipendentemente dalle possibilità di “prescrizioni” per chi avesse partecipato SOLO alla fase iniziale e preparatoria di questi trattamenti.

 8) Il furto dei dati personali deve essere perseguito come ATTENTATO 280 cp, poiché è diventato uno strumento nelle mani di organizzazioni criminali che si occupano della cattura e della rivendita di informazioni riservate utili anche alle attività di controllo 3 mentale, omicidio bianco conseguente alla, e tortura tecnologica, gang stalking, persecuzione ecc..

 9) Divieto di praticare elettroshock sia cerebrale sia endovena, e uso forzato di terapie DEPOT e di mix di psicofarmaci senza esplicito consenso in sede giudiziaria e assistita con presenza della figura del garante antipsichiatrico nonché obbligo da parte dello Stato e delle relative cure.

 10) Declaratoria di divieto ed abolizione di cliniche psichiatriche private con divieto di pagamento privato alle stesse per qualsiasi servizio e assistenza psicologica ed antipsichiatrica alle vittime con sostegno istituzionale per abitazione e reintegro sociale. 

11) Messa fuorilegge e relativa punizione di ogni pratica di mobbing negli ambienti di lavoro in quanto tortura psicologica e obbligo da parte dello Stato di un risarcimento e di tutelare il medesimo posto di lavoro di modo da rendere velleitario ed inutile l’utilizzo di mobbing, straining, stalking.

 12) Non è cioè possibile liberare la popolazione dal giogo oscuro medievale e tecnologico nazista della tortura tecnologica senza risolvere i problemi del diritto civile e del lavoro DALLA PARTE DELLE CATEGORIE E CLASSI PIU’ “DEBOLI”. (vedi appendice “LAVORO”) 

13) Totale rispetto dei principi costituzionali contro ogni discriminazione razziale, politica, sindacale, religiosa e di genere. In sintesi, vogliamo la messa al bando delle armi cosiddette “non letali”, e di tutti gli altri strumenti torturatori (soprattutto per l’interferenza nel pensiero delle persone che è una pratica di tortura che viene misconosciuta), l’abolizione del TSO che sono usati contro le persone che denunciano questi trattamenti, per questo noi vogliamo che le Procure della Repubblica debbano dare massima attenzione (al pari di antimafia ed antiterrorismo) al reato di tortura, alle torture tecnologiche e del controllo mentale, e rispondere della loro posizione apparentemente “neutra” o silenziosa, che nella sostanza diventa di protezione di queste violenze ed omicidi. 

 Appendice

 “LAVORO” 

Inserimento del divieto ad esistere in campo politico ai partiti fascisti e in campo sindacale alle associazioni dei datori di lavoro ed ai sindacati già individuati come parte della violazione dell’art.17 SL anche solo in una sentenza degli ultimi 10 anni. Questo per evitare che i più deboli, i lavoratori salariati ed agricoli, debbano subire la stessa dittatura degli interessi PRIVATI (il peso delle corporazioni economiche rappresentate come nella dittatura fascista, dalle associazioni di categoria, prevale infine ed illegittimamente sul DIRITTO SOCIALE DELLA TUTELA DEL LAVORO) che vigeva al tempo della dittatura fascista, sia pure se camuffata in campo politico.

 Le associazioni di datori di lavoro sono ammesse come Aziende di servizi e non devono avere alcun privilegio nei confronti dei sindacati dei lavoratori. Ogni convocazione ministeriale governativa od istituzionale a qualsiasi livello ed ambiente devono essere SEMPRE congiunte alla presenza di qualsiasi organizzazione sindacale di qualsiasi linea ed opinione (ma non oggetto di sentenza art.17 SL) in ogni incontro. In pratica vige il divieto di attuare incontri separati tra istituzioni ed associazioni datoriali (aziende di servizi).

 • Messa fuorilegge e relativa punizione di ogni pratica di mobbing negli ambienti di lavoro in quanto tortura psicologica e obbligo da parte dello Stato di un risarcimento e delle relative cure.

 • Diritto di assistenza condivisa di ogni causa civile alle associazioni sindacali e di categoria sociale, insieme agli avvocati di fiducia e / o ufficio. Nullità di ogni atto conciliativo in sede giudiziaria senza la associazione sindacale e di categoria sociale nominata dal cittadino e dal lavoratore.

 • Divieto di costituzione in sede civile della azienda mantenendosi la condanna della stessa qualora disposta dal giudice, con obbligo di costituzione del rlpt e procedimento di ufficio anche in caso di impossibilità alla notifica. 

• Istituzione del reato di collaborazione contraria verso gli avvocati che deliberatamente ritardano il corso della giustizia con atti contrari od oppositivi alla legge stessa al solo scopo di prendere tempo ed impedire il corso della procedura. 

• ABOLIZIONE di tutte le leggi sul diritto del lavoro e sicurezza sul lavoro, che prevedano norme peggiorative per i lavoratori 5 dipendenti ed assimilati, o deroghe od omissioni in danno dei lavoratori dipendenti ed assimilati, a far data dal 24-05- 1992.

 • Abolizione totale art.19 SL.

 • Abolizione delle leggi sui fallimenti, ogni rlpt risponde di persona, divieto di esistere ad aziende con dipendenti sotto i 50 addetti, possibilità di consorziare queste aziende con abolizione delle leggi vigenti sui consorzi e reti di impresa, la azienda non è un soggetto giuridico lo è il rlpt, abolizione delle cooperative non autenticamente verificate come prive di alcun esercizio direzionale da parte di uno o più soci (es.legali le cooperative di facchini tra di loro tutti lavoratori anche il rlpt ed illegali le cooperative con effettivo potere decisionale da parte di dirigenti e/o capi), gestione previdenziale delle cooperative a carico dello stato, immediata chiusura in caso di mancato pagamento dei contributi, abolizione della parola DEROGA da alcuna legge e dispositivo, circolare o direttiva, precedente e futura. 

• Vogliamo la condanna a 10 anni senza condizionale, benefici carcerari tutti ecc., come minimo, per il reato di corruzione.

 

ALLEGATO

 

Ci proponiamo di creare un rete di solidarietà tra le vittime delle torture tecnologiche. Noi siamo convinti che un società come questa che tollera la tortura debba essere profondamente cambiata. Per questo motivo, in contrasto con la logica di questa società basa sulla concorrenza, dove le vittime di tortura perdono la loro socialità e si isolano, noi affermiamo la prassi di unirsi e di solidarizzare gli uni con gli altri. Chi non è riuscito-a farlo, o si era chiuso in un guscio insufficiente a resistere alle armi di questi vigliacchi e vigliacche, già perché a torturare uomini e donne oggigiorno non sono solo uomini, in molti casi è già stato-a ucciso-a, senza riuscire a sopravvivere, anche se di giovane età. Per noi la solidarietà è non solo un valore, ma una forza. Se ci diamo una mano possiamo rendere da subito un po’ migliore la nostra vita, ma soprattutto possiamo creare quell’unione che ci dà la forza per potere ansare avanti per condurre le battaglie contro la tortura e migliorare la nostra situazione.

 

È IMPORTANTE RESPONSABILIZZARCI E AUTOORGANIZZARCI SU BASE TERRITORIALE DI MODO DA MEGLIO RESISTERE ED IMPATTARE SUI SISTEMI, QUASI SEMPRE “LOCALIZZATI”, DELLA TORTURA TECNOLOGICA, MA NON PER QUESTO MENO LURIDA, INFAME E BARBARA DELLA TORTURA “CARNALE”. SENZA PENSARE UNICAMENTE ALL’ AIUTO EVENTUALE E DIFFICILE DI “AVVOCATI” , “MEDICI” E SPECIALISTI...

STESURA 11-05-2020 



Fonte: https://drive.google.com/file/d/1JxIvTWUSVhtN0zFjk_ja-YGdDxbyyuVI/view 

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